Il futuro del lavoro nel mondo dell’Informatica: cosa dicono i dati del 2020


Com'è andata la richiesta di mestieri legati al digitale in questo ultimo anno? È vero che ha subito un incremento, o è vero il contrario? Scopriamo insieme quali sono stati gli effetti della pandemia sui lavori legati all’informatica.


 
Il mondo del lavoro nel settore dell’informatica è in continua crescita, ma è palese notare quanto la richiesta legata alle professioni digitali si sia impennata negli ultimi anni.
 
La situazione sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, dalla quale le aziende hanno appreso l’utilità del lavoro “smart”, ha contribuito a dare maggiore risalto a tutte quelle professioni legate al mondo ict.
 
 
Ultimamente a causa di Lockdown e aziende forzate a spostare i dipendenti in smart working, il lavoro attraverso il terminale ha avuto un’impennata pazzesca.
 
I dati del Censis (ricavati dal rapporto sulla trasformazione digitale dell’Italia - puoi approfondire cliccando qui) hanno infatti rilevato che già a marzo 2020, a lockdown appena iniziato, il volume registrato del traffico di dati è salito del 70-80%.
 
Il lavoro agile dopo un anno di “pratica” è diventato ormai consuetudine, tanto che i mestieri che possono essere svolti esclusivamente tramite computer hanno garantito a tutti i lavoratori costretti all’isolamento in casa, la possibilità di poter proseguire il proprio lavoro.
 
I mestieri nel campo dell’informatica negli ultimi decenni avevano già avuto grande diffusione, nell’ultimo anno hanno invece seguito un andamento particolare.
 
Come infatti dimostra lo studio dell’Osservatorio Competenze digitali (https://competenzedigitali.org/webinar_20201209/), che ha approfondito l’impatto della Pandemia sulle professioni ICT, incredibilmente la richiesta di professioni nel mondo ICT è stata inferiore del -26% rispetto all’anno precedente.
 
Si tratta di un dato che stupisce se confrontato all’anno 2019: i mesi presi in esame, infatti, sono stati da gennaio a settembre 2020, quando avevamo già vissuto primo lockdown e si era intensificato lo smartworking.
 
 
 
Cosa è successo dopo?
 
Lo stesso studio che ha confrontato i dati con quelli dell’anno precedente, ha registrato finalmente un incremento del +13% per le richieste di personale qualificato nell’ambito ICT nei mesi che vanno da luglio a settembre.
 
 
 
Quali sono state le professioni più richieste?
 
Spiccano con le richieste rispettivamente del +117% i manager della qualità dei sistemi informatici, +114% esperti in digital trasformation e +106% per gli specialisti nella migrazione su cloud.
 
Sono stati i big data ad aver fatto da padrone in questo anno grazie all’analisi che garantiscono a proposito degli utenti del web.
 
 
 
Cosa si evince da questo studio?
 
Che la pandemia ha portato alla comprensione della necessità di una trasformazione digitale, e il settore IT si è focalizzato sui servizi da offrire e i prodotti necessari, ormai irrinunciabili.
 
La ripresa della richiesta nei mesi estivi (cosa molto rara), fa ben sperare, e i trend prevedono un aumento sia per l’anno in corso che per il successivo.
Al vertice delle classifiche dei lavori più richiesti nel settore ICT sono le professioni legate all’Intelligenza Artificiale, Internet of Things, big data, Programmazione Java, esperto in cybersecurity.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Notizia pubblicata in data : 30 Aprile 2021


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