Olanda, Partito Pirata si rifiuta di bloccare Pirate Bay


Preferisce arrivare al tribunale piuttosto che sottostare alle minacce della locale associazione antipirateria.


L'Italia non è l'unico stato da cui The Pirate Bay non è direttamente raggiungibile: nei Paesi Bassi, l'associazione antipirateria BREIN è riuscita a ottenere che i due maggiori provider - Ziggo e XS4ALL - blocchino il sito.

Come accaduto altrove, anche lì sono immediatamente sorti diversi proxy che consentono di aggirare il blocco e contro i quali BREIN si è subito scagliata; uno di questi proxy è gestito dal locale Partito Pirata.

Contro uno dei proxy, BREIN ha già ottenuto una vittoria, riuscendo a ottenere un'ingiunzione che ha obbligato i gestori a sospendere ogni attività; in caso contrario avrebbero pagato una multa di 1.000 euro per ogni giorno in cui il proxy sarebbe rimasto online.



Usando questa ingiunzione come leva, l'associazione si è rivolta anche contro il proxy del Partito Pirata; in questo caso, però, si è vista rispondere negativamente, e il partito ha fatto sapere di non aver paura di arrivare in tribunale, e ha spiegato il perché.

«In Internet pullula una gran quantità di proxy. Da quasi tutti TPB è raggiungibile, anche con un singolo URL. Se andiamo avanti così non resterà più alcuna Internet quando BREIN avrà raggiunto il proprio obiettivo di rendere TPB inaccessibile» ha dichiarato il presidente del partito.

Il Partito Pirata ritiene che BREIN si stia spingendo troppo oltre, e che nella sua foga distruttrice non si interessi del fatto che così facendo daneggia anche gli artisti legittimi, oltre all'intera Rete.

Notizia pubblicata in data : 06 Aprile 2012


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