L'antivirus è bello, ma se è gratis è bellissimo


La protezione dell'amato PC si fa anche senza spendere un euro e non è detto che i programmi gratuiti siano meno efficaci di quelli a pagamento.


Se si chiede a un migliaio di utenti, quasi la totalità dichiara di usare un antivirus e tra questi quasi il 60% usa un programma gratuito tra i molti a disposizione; però nemmeno un centinaio si è lasciato sedurre dalla possibilità di effettuare la scansione via web invece di installare il programma sul proprio computer. Questi i risultati di una recente indagine. Parliamo ovviamente di Windows e dei rischi connessi alla navigazione sul web, mentre com'è noto i sistemi basati su Linux ne possono fare a meno. I motivi di questa scelta sono molteplici, non ultima la possibilità di protezione passiva anche in mancanza di connessione; inoltre di solito per le scansioni online viene richiesto l'uso di Internet Explorer, che di per sé non non gode di fama eccezionale per quanto riguarda la sicurezza. Tra i programmi commerciali, indubbiamente Kaspersky e Symantec sono quelli di maggior fama e di indubbia efficacia; del resto sono il prodotto di anni di affinamento continuo e si appoggiano su di un estesissimo database di impronte virali oltre che su tecnologie proprietarie per scoprire la presenza di codici anche solo potenzialmente dannosi. Ovviamente i "falsi positivi" possono essere tanto più ricorrenti quanto più massivo è il ricorso all'euristica da parte dei progettisti; e c'è da dire che prezzo, lentezza e difficoltà di disinstallazione sono in parte legate anche a quest'aspetto. Altri antivirus che vanno per la maggiore quali Panda, Bit Defender e McAfee non sono da meno; e pressoché tutti integrano soluzioni per la sicurezza, tanto da presentarsi come "soluzioni antitutto", compreso il budget di chi deve acquistarli. Ecco spiegato il motivo della fortuna dei programmi gratuiti; snelli e veloci, non sottraggono molte risorse alle macchine su cui sono installati e di solito non presentano particolari problemi di incompatibilità con altri eseguibili in memoria; tra essi primeggiano Nod32, Avast e AVG, tutti per altro in grado di offrire versioni a pagamento dotate di maggiori funzionalità - ma a nostro giudizio abbastanza marginali - e add-on. LiveOn Care di Microsoft appare ancora poco maturo, mentre funziona benissimo ClamWin, antivirus Open Source per altro costantemente aggiornato; e ce ne sarebbero da citare tanti altri, se non fosse una ripetizione di quanto già detto. Sull'efficacia si sono da sempre sbizzarrite le riviste specializzate, talvolta anche con risultati contrastanti; secondo noi il miglior antivirus non esiste, molto dipende dalle circostanze, dalla velocità e accuratezza degli aggiornamenti, dalle zone geografiche di diffusione. Con la potenza degli odierni PC, la soluzione ottimale potrebbe essere quella di installare due diversi programmi, con la ragionevole certezza che almeno uno sarà dotato degli ultimi aggiornamenti; ovviamente non devono gravare né sulla memoria disponibile né sulla CPU e non debbono interferire tra loro, né con un eventuale firewall. Per esempio, AVG e Clam convivono alla grande anche in presenza della versione gratuita di Zone Alarm, tutti rilevati dal sistema operativo e giacenti in memoria, pronti a risvegliarsi al primo accenno di pericolo; ma chi ha tempo e voglia può sperimentare altre soluzioni, altrettanto o maggiormente valide. Fonte: ZeusNews.itNotizia pubblicata in data :


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