Come si stima il videogioco? La percezione degli italiani e gli eSport


Che considerazione hanno gli italiani dei videogiochi? Se lo è domandato IIdea (l’associazione che racchiude gli attori dell’industria italiana del gaming) e l’Istituto di Ricerca Censis.


 

Secondo tali previsioni, investendo nel gaming 45 milioni di euro in cinque anni, il fatturato delle imprese italiane del settore decollerebbe a 357 milioni di euro nel 2026. La situazione sembra promettere proprio bene per il nostro Bel Paese che paradossalmente utilizza e genera videogiochi mediamente inferiori rispetto ad altre nazioni in Europa e ha sempre avuto varie perplessità e reticenza nei confronti delle novità tecnologiche.

Ad esempio, per gli italiani i videogiochi favoriscono la divulgazione scientifica (lo pensa il 59%), hanno una funzione terapeutica per alcune patologie (58%), sono proficui alla didattica nelle scuole (52%), hanno incrementare nuove abilità (52%), sponsorizzano il turismo (56%), sono vantaggiosi per la selezione e valutazione del personale (45%) e accreditano la formazione professionale e il trasferimento delle competenze (44%).

Il consumo e la produzione di videogame è dunque destinata ad accrescere. In Italia ha un giro d’affari che tocca quasi i 2,2 miliardi di euro nel 2020, + 21,9% rispetto al 2019 e più del doppio rispetto al 2016. Prendendo in considerazione i capisaldi dell’industria dei gaming, possiamo contare di oltre 160 imprese, 1.600 addetti (di cui il 79% al di sotto dei 36 anni), 90 milioni di fatturato. E’ un’industria in età evolutiva che guarderà sempre di più al mercato internazionale visto che il 94% del fatturato di aziende professionisti attivi nello sviluppo di videogame destinati al consumatore (B2C) proviene direttamente dal mercato internazionale.

Notizia pubblicata in data : 28 Ottobre 2021


L’istituto CEFI è un centro autorizzato per il rilascio di certificazioni professionali dai più prestigiosi enti nazionali ed internazionali.