Software per il CAD


Un confronto tra i due pacchetti software più diffusi nel campo del C.A.D. e della rappresentazione spaziale in formato digitale ; Autocad Architectural Desktop R2 e Archicad 6.0 della Graphisoft.  


AUTOCAD ARCHITECTURAL DESKTOP RELEASE 2

AutoCAD Architectural Desktop Release 2 è basato su tecnologia AutoCAD 2000, appositamente concepito per l'architettura e la progettazione edilizia. Il progettista che utilizza AutoCAD Architectural Desktop Release 2 per realizzare i propri progetti ha a disposizione tutto AutoCAD 2000 con più di 400 nuove funzionalità ed un intero ambiente di progettazione architettonica integrata.
Con AutoCAD Architectural Desktop R2 l' Autodesk si inserisce in un contesto di programmi destinati alla progettazione interattiva con la possibilità di concettualizzare e scolpire il modello dando libero sfogo alla propria creatività. Inoltre, in un secondo tempo, è possibile utilizzare il modello ottenuto per generare automaticamente i perimetri, gli spazi, i muri e le messe in tavola dei particolari costruttivi. Oppure è possibile fare uno studio degli spazi o semplicemente tracciare il perimetro dell'edificio o ancora convertire un vecchio disegno bidimensionale in un progetto 3D completo.
Tutti gli oggetti architettonici, quali porte, finestre, tetti ecc., sono rappresentati in modalità dipendente dalla vista permettendo così una facile gestione della visualizzazione 2D e/o 3D.La gestione della visualizzazione è resa ancora più semplice dal "3Dorbit" che rende possibile la rotazione dinamica ed in tempo reale dei modelli 3D renderizzati, con lo spostamento del mouse. Grazie a questa funzione, le viste 3D possono essere manipolate e mostrate in modo ancora più semplice ed intelligente dando al progettista la sensazione di tenere in mano il modello in fase di realizzazione.
Il controllo del livello di dettaglio del disegno di un progetto consente la gestione differenziata dei particolari tra la visualizzazione tridimensionale e quella bidimensionale.
Al fine di semplificare il lavoro al progettista gli oggetti all'interno di Architectural Desktop Release 2 sono creati con tecnologia ObjectARX, ossia inglobano informazioni di comportamento intelligente: ad esempio porte, aperture e finestre riconoscono automaticamente la direzione, lo spessore e lo stile del muro.
Le sezioni, le alzate e qualsiasi altra proiezione del modello tridimensionale sono dinamiche ed interattive in quanto sfruttano le proiezioni del modello 3D. Ogni modifica apportata dal progettista al fine di aggiungere, cambiare o semplicemente completare la struttura comporterà l'aggiornamento automatico di tutte le viste, tra cui pianta, sezione, alzata, viste isometriche e prospettiche già create.

Rendering generato con Autocad Dr2

Grazie alla nuova funzione "Layout", si ha a disposizione una nuova interfaccia con molteplici schede per la generazione delle diverse tavole di un singolo progetto. Questo con lo scopo di semplificare la creazione dei disegni costruttivi mantenendo tutte le tavole all'interno dello stesso file di disegno, fornendo, così, un modello costruttivo integrato ed una migliore gestione di tutta la documentazione realizzata.
Mirata all'abitudine, ormai consolidata, di generare più fogli che enfatizzino viste diverse di un singolo progetto, la funzione "Layout" consente di memorizzarne diverse raffigurazioni in un unico file. Come accade in Microsoft Excel, con i fogli/cartelle, gli utenti possono ora generare configurazioni di visualizzazione e di stampa differenziate direttamente all'interno di un unico file di progetto.
Per la creazione della documentazione AutoCAD Architectural Desktop Release 2 possiede un menu a tendina completamente dedicato con comandi per la generazione e configurazione di prospetti e tabelle contenenti porte, finestre, vani, arredi, apparecchiature, intelaiature, pareti e rifiniture, completamente personalizzabili. Dal momento che la documentazione è vincolata al progetto in quanto deve mutare al suo modificarsi, essa viene aggiornata automaticamente se vengono apportate variazioni al disegno.
Gli utenti che hanno già dimestichezza con AutoCAD, non dovranno apprendere nessun nuovo comando in quando l'interfaccia utente ed i comandi di AutoCAD Architectural Desktop sono gli stessi di AutoCAD 2000 con un interfaccia migliorata e dedicata a chi usa il Cad per lo sviluppo di modelli architettonici .

Produttore : Autodesk
Distributore : Autodesk S.p.A. Italia


ArchiCAD 6.0
Il primo contatto con l'universo virtuale di ArchiCAD avviene mediante la finestra che visualizza all'utente la pianta del progetto da eseguire.
L'interfaccia affronta in maniera diretta tutte le problematiche connesse con la progettazione architettonica, mediante l'utilizzo di icone che simboleggiano gli elementi che compongono un progetto di architettura: muri, porte, finestre, arredi, quote, luci, retini, linee, archi, quote ecc..
Gli strumenti che si trovano a disposizione dell'utente sono di rapida comprensione: con un doppio click sullo strumento che si intende utilizzare viene visualizzata una finestra di dialogo in cui si possono impostare i parametri dimensionali e materici di definizione degli oggetti.
Tutti gli oggetti possono essere modificati interrativamente mediante la stessa finestra di dialogo da cui i parametri sono stati impostati al momento dell'inserimento dell'oggetto stesso all'interno della pianta.
La definizione del disegno o del modello 3D avviene impostando le dimensioni degli oggetti in scala 1:1,con possibilità di definire arbitrariamente l'unità di misura che si intende utilizzare.
ArchiCAD mette a disposizione del progettista una serie di strumenti che caratterizzano gli elaborati grafici:
Il controllo della consistenza del manufatto in termini quantitativi avviene mediante il computo metrico estimativo, automaticamente aggiornato e legato all'elaborazione del modello in pianta. I dati dimensionali relativi a tutti gli elementi posizionati sulla pianta sono calcolati dal programma , ogni elemento del progetto è caratterizzato da un numero identificativo che ne consente una localizzazione sulla pianta.

Rendering Archicad : Studio Arch. Renzo Piano
Immagine concessa da Archigraph

Dalla pianta è possibile ottenere automaticamente, gli alzati e le sezioni relativi al progetto in corso. In tal modo, è possibile controllare l'evoluzione del lavoro e la correttezza del posizionamento dei singoli elementi che costituiscono il modello nel suo insieme.
Troviamo inoltre la possibilità di definire le sezioni direttamente sulla pianta. Alla linea di taglio viene associata una finestra di sezione, che può essere editata successivamente come disegno bidimensionale. In questa finestra è possibile aggiungere quotature, blocchi di testo, retini e tutti i dettagli .
Il modello generato in pianta e le sezioni tracciate sulla pianta stessa sono strettamente collegate; ad ogni modifica effettuata sul posizionamento e sui parametri dimensionali dei singoli oggetti in sezione corrisponde l'aggiornamento automatico del modello sulla pianta e viceversa.
Il progetto sviluppato in pianta genera automaticamente un modello tridimensionale visualizzabile in qualsiasi momento attraverso vari metodi di rappresentazione, dalle proiezioni ortogonali alle viste assonometriche alle elaborazioni prospettiche, sia integrali che sezionate.
ArchiCAD permette di visualizzare, oltre alle sezioni definite dallo strumento in pianta, il modello in sezione tridimensionale, secondo piani di taglio arbitrari disposti sui tre assi cartesiani. I piani di sezione possono essere modificati, aggiunti o eliminati a piacere.Tutte le caratteristiche di materiale e di colore associate agli oggetti possono essere modificate in qualsiasi momento: oltre al colore e alle specifiche proprie del singolo materiale, la campitura vettoriale associa un retino alla superficie dell'oggetto, la texture superficiale avvolge l'oggetto nella finestra di rendering.
Per la creazione di oggetti tridimensionali, ArchiCAD utilizza Il GDL (Geometric Description Language), un linguaggio di programmazione e di modellazione solida .
Gli oggetti di libreria di ArchiCAD, di cui viene resa disponibile un'ampia gamma che va dalle finestre alle porte, dagli arredi alle lampade, una volta definiti nelle loro caratteristiche dimensionali e materiche, rimangono sempre disponibili per progetti successivi o per ulteriori modifiche.

Rendering generato con Archicad 6.0

Risulta agevole, ad esempio, la conversione automatica di un insieme di elementi disponibili direttamente dalla palette degli strumenti in pianta in un unico "gruppo" di oggetti che, una volta tradotto in GDL, viene richiamato, mantenendo inalterate le sue caratteristiche, dall'utente attraverso lo strumento Oggetto e inserito in blocco nella pianta.
Se invece è necessario costruire un oggetto di libreria che utilizzi primitive di disegno non disponibili in pianta, si procederà a descriverlo attraverso le funzioni sintattiche (piane, solide, trigonometriche ecc.) proprie del GDL, attribuendo direttamente agli elementi così generati i parametri dimensionali e materici.
ArchiCAD permette di realizzare immagini fotorealistiche dei modelli elaborati compresi gli effetti prodotti da sorgenti di luce unidirezionale (sole) o puntiforme (lampade coniche o sferiche) inserite in pianta.
Per simulare gli effetti visivi dei diversi materiali, associa ad ogni singolo materiale una mappa superficiale ottenuta da un'immagine grafica acquisita, ad esempio, con uno scanner, oppure di definire materiali che reagiscono all'incidenza della luce in modo arbitrario per quanto concerne riflessione, emissione di luce, trasparenza ecc.
Il calcolo dell'effetto delle ombre proprie e portate che gli oggetti generano su se stessi e sugli altri elementi del progetto e la simulazione di altri effetti di luce come il riflesso, l'emissione e la trasparenza .
Interessante è la possibilità di muoversi all'interno del nostro modello attraverso percorsi di definizione arbitraria. Le telecamere virtuali che individuano i punti di movimento all'interno del modello possono essere definite in maniera del tutto personale tramite le impostazioni della finestra di dialogo. Scegliendo quante viste posizionare sul modello e quante immagini interporre tra un punto e l'altro è possibile decidere quale sarà la velocità di avanzamento e quanti fotogrammi conterrà un secondo di animazione.Le animazioni che consentono la visita virtuale all'interno del progetto possono essere esportate in formato QuickTime™ per successivi montaggi ed elaborazioni.


Produttore: Graphisoft GmbH - Budapest
Distributore: Cigraph Srl

Notizia pubblicata in data : 17 Dicembre 2002


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