Norton Online Family Report: i giovani italiani e il web


Fotografare l'uso della rete da parte dei giovani di età compresa tra 8 e 14 anni individuando abitudini e rischi percepiti.


L'approccio dei giovani al web, le attività condotte dai teen-ager online e i rischi percepiti da questi utenti. Quelli appena elencati sono solo alcuni degli aspetti più oscuri e poco approfonditi dell'uso del web e spesso gli elementi di discussione si basano su luoghi comuni e qualche leggenda metropolitana. Discorsi che si scambiano genitori e persone di una o più generazioni oltre a quella sotto osservazione, in molti casi spiazzati da una rivoluzione digitale che li ha travolti senza grandi margini di adeguamento in tempi brevi.

Per fare chiarezza su questo delicato argomento Symantec ha commissionato una ricerca specifica, condotta su scala globale coinvolgendo 2805 giovani di età compresa tra gli 8 e i 17 anni. Dai numeri emergono anche alcuni elementi difficilmente immaginabili a priori. L’indagine è stata condotta in 14 Paesi (Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Nuova Zelanda, Spagna, Svezia, Regno Unito, USA) e ha coinvolto anche più di 7000 adulti e genitori: proprio dalle persone più mature sono arrivate le maggiori sorprese.

Analizzando i report online compilati dai giovani emerge come gli adulti impongano delle regole relative all'uso di internet; le limitazioni riguardano il tempo concesso quotidianamente al web e solo nel 37% dei casi è stato predisposto un controllo parentale sui computer in casa. Il controllo viene poi effettuato dai genitori analizzando la cronologia del browser web.

In molti casi sono i giovani stessi a darsi ulteriori regole: il 95% di loro stabilisce le proprie regole di buona condotta che riguardano l'astenersi dal maltrattare o molestare gli altri utenti, dal diffondere foto o messaggi imbarazzanti su altre persone e dal dire o fare cose che non replicherebbero nel mondo reale. C'è quindi ancora una concreta percezione di ciò che è il mondo virtuale e quello reale, anche se in entrambi emerge la consapevolezza di autoregolamentarsi, forse anche per la necessità di doversi confrontare con altri soggetti, la maggior parte dei quali appartenenti alla sfera dei conoscenti del mondo reale.

Questa consapevolezza tra mondo reale e mondo virtuale presenta però delle incrinature per quanto riguarda la percezione di legalità: per i giovani intervistati è inimmaginabile sottrarre il  telefono cellulare a un coetaneo per effettuare una chiamata di nascosto, ma è perfettamente lecito utilizzare di straforo la rete Wi-Fi di altri. Lo stesso scenario si ripresenta per quanto riguarda la musica: è sbagliato rubare un CD o un DVD ma non è disonesto (illegale) scaricare musica e film gratis.

Fonte:hwupgrade.it

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