Microsoft strizza l'occhiolino a Yahoo


I rapporti tra le major disco-cinematografiche e i distributori di contenuti si stanno deteriorando rapidamente, ma tra i big nascono curiose alleanze.


Viacom, colosso dell'intrattenimento televisivo e distributore di filmati, alcuni giorni fa ha chiesto una miliardata di dollari alla filiale di Google. Pare che ormai si sia arrivati alla resa dei conti e, al confronto, la notte di San Valentino sarà stata un meeting di chierichetti.

Questa almeno è l'impressione che si ricava dal rapido deterioramento dei rapporti tra le major di ogni tipo e i distributori di contenuti che non siano quelli dalle stesse autorizzate. E ci vanno giù pesante, altro che sventagliate di mitra; qui adoperano di tutto, dal bazooka in su.

Se invece di spartirsi una torta appetitosa si trattasse di un panino del Mcdonald, sarebbero magari lì a morderci dentro un po' per uno in santa pace e a offrirsi pure ciucciate di cocacola dalla stessa bottiglietta. Ma l'appetito vien mangiando e non è pensabile che si assoggetti allo status quo chi da vent'anni fa il bello e cattivo tempo in campo informatico a livello planetario. Il messaggio è chiaro: "O ti fai da parte o ti distruggeremo per mezzo delle tue stesse risorse".

Che Sua Maestà Microsoft, sia pure obtorto collo abbia dovuto a suo tempo prendere atto dell'esistenza di bojardi del calibro di Big Blue e di Sun, passi; ma un parvenu come Google proprio non riesce a digerirlo. E per distruggere il rivale ormai troppo cresciuto fa ricorso persino all'alleanza con altri potenziali competitor, che tuttavia nell'immediato potrebbero avvantaggiarsi dalla scomparsa di Google: Yahoo, tanto per fare un nome, seguendo la prassi per cui "i nemici dei miei nemici sono miei amici".

Strano per altro che il management di Yahoo non si renda conto che il ponte oggi gettato da Seattle a Sunnyvale potrà servire domani soltanto al passaggio del lupo travestito da nonna; e Yahoo in versione Cappuccetto Rosso non avrà certo la forza di sfuggire all'abbraccio soffocante dell'attuale compagno di merenda.

Tutto sommato sarebbe di gran lunga preferibile un accordo con Google per spartirsi tecnologia e quote di mercato, nello sforzo congiunto di contenere l'insaziabile voracità della creatura di zio Bill.

Fonte: www.zeusnews.it

Notizia pubblicata in data : 20 Marzo 2007


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