Si scaldando i motori per la nuova ricerca


Su Internet si sa, si trova tutto, ma sappiamo anche quanto sia facile perdersi nel mare di informazioni soprattutto quando si è intenti a cercare qualcosa di molto specifico.




Nonostante consigli e trucchetti per raffinare le ricerche, trovare alcune informazioni talvolta diventa un lavoro lungo e difficile. E viene da chiedersi se un giorno sarà possibile digitare semplicemente una domanda e, senza bisogno di inserire virgolette, punteggiatura o asterischi, avere un risposta coerente. E se soprattutto si potrà evitare di andare a cercare l'informazione tra migliaia di risultati.
Il primo prototipo. All'università di Washington un gruppo di ricercatori sta sviluppando un software denominato KnowItAll che sarà la nuova anima dei prossimi motori di ricerca un po' più "intelligenti". Il sistema, che potrebbe essere prossimamente finanziato da Google, è in grado di fare elenchi di personaggi, per esempio di attori, scienziati o musicisti, restituendo un tipo di informazione che parte dai dati presenti su diversi siti e che oggi è possibile ottenere solo incrociando i dati "a mano".
Come si trova uno scienziato? Con KnowItAll si potrà ottenere una lista di nomi e cognomi di scienziati, soltanto digitando il termine "scienziati". Il motore ricercherà in tutto il web la parola digitata e una volta individuata analizzerà la frase nella quale la parola è inserita, per estrapolare solo il nome proprio. Per esempio quando nella pagina troverà la frase "scienziati come Albert Einstein" prenderà solo "Abert Einstein" e lo inserirà nella lista. Nella frase invece "scienziati come i botanici", sarà in grado di riconoscere che "botanici" è un sostantivo e non un nome proprio e quindi non lo inserirà nella lista. Il risultato sarà un elenco di scienziati (nomi e cognomi) ordinati in base alla loro frequenza di apparizione sui siti.
Un giorno, dicono, sarà possibile avere risultati più precisi come la lista degli scienziati britannici nati prima del 1900, un lavoro che per adesso non è possibile perché al software manca il modulo per l'interpretazione del "linguaggio naturale". Ma un piccolo passo è stato fatto verso un motore più capace di capire e interpretare le nostre intenzioni.

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Notizia pubblicata in data : 18 Maggio 2004


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